Storia di San Marino

Storie antiche che si tramandano con estremo coinvolgimento emotivo

Da un Santo a uno Stato: la storia della Repubblica di San Marino

Le origini

Le origini di questa storia sono legate al culto del suo Santo, cui la leggenda fa risalire il merito di aver fondato la stessa Repubblica di San Marino. 
È proprio la leggenda a tramandarci la figura di un tagliapietre che, nel 257 d.C., venuto dalla natia isola di Arbe, in Dalmazia, salì sul Monte Titano dove fondò una piccola comunità di cristiani, perseguitati per la loro fede al tempo dell'Imperatore Diocleziano. 
Tutto ciò provocò molto clamore e, nel 301 d.C., si formò la prima comunità della Repubblica. È così che ebbe inizio la storia di San Marino.

La prima testimonianza d’indipendenza di San Marino

Al di là della leggenda, è certo che il Monte Titano fu abitato fin dai tempi preistorici. Lo testimoniano i numerosi reperti custoditi nel Museo di Stato trovati in varie campagne di scavo. 
Il primo documento che testimonia l'esistenza di una comunità organizzata sul Monte è il Placito Feretrano, una pergamena dell' 885 d.C., conservata nell'Archivio di Stato attestante che i diritti di proprietà facevano capo all'Abate di un Monastero sito a San Marino.
Tra i ritrovamenti più famosi, il prezioso Tesoro di Domagnano, una parure di gioielli in oro tempestati di pietre preziose conservati presso vari musei in 6 diversi Paesi.

I Primi Statuti e leggi storiche di San Marino

Pian piano si affermò qui, come in altre città d'Italia, la volontà dei cittadini di dare a sé stessi una forma di governo. Fu così che nacque il concetto di Comune. E mentre ognuna delle città italiane intitolava la propria libertà a un Santo, la piccola comunità del Monte Titano, memore della figura storica del tagliapietre Marino, si chiamò “Terra di San Marino” poi “Comune di San Marino” e infine “Repubblica di San Marino”.
Il corpo sociale affidò il proprio autogoverno all'Arengo o assemblea di capi-famiglia, presieduta da un Rettore. 
Con l'aumento della popolazione, accanto al Rettore venne nominato un Capitano Difensore. L'Istituto più importante dello Stato era stato, ufficialmente, creato. 
Nel 1243 si nominarono i primi due Consoli, il Capitano e il Rettore, che da allora fino ai giorni nostri si avvicendano ogni sei mesi nella suprema carica dello Stato: si tratta dei Capitani Reggenti, ovvero i Capi dello Stato.
All'Arengo si deve la definizione delle prime leggi, gli Statuti, ispirati a principi democratici. I primi Statuti risalgono al 1253, ma il primo vero corpo di leggi dello Stato risale al 1295. Gli Statuti furono riscritti e aggiornati fino alla stesura del 1600, che è quella alla quale l'ordinamento fa riferimento. 

Il consolidarsi dell’autonomia di San Marino 

Con il consolidarsi della propria autonomia, il popolo del Monte Titano iniziò a vivere anche delle situazioni pericolose come le due occupazioni militari avvenute nel 1503 e nel 1739, rispettivamente da Cesare Borgia e dal Cardinale Giulio Alberoni. 
Le vicende furono complesse e difficili e gli esiti talvolta incerti, ma l'amore della libertà contribuì a conservare il patrimonio di autonomia di cui il Comune godeva. 

L'omaggio di Napoleone Bonaparte a San Marino 

Napoleone nel 1797 offrì l'estensione del territorio fino al mare, doni e amicizia alla Repubblica di San Marino. I Sammarinesi furono grati per l'onore di tali elargizioni ma rifiutarono con istintiva saggezza l'ampliamento territoriale “paghi dei loro confini”. 

Garibaldi a San Marino

Nel 1849 il Generale Giuseppe Garibaldi, capo militare dei rivoluzionari che stavano combattendo per unificare l’Italia, si rifugiò a San Marino con circa 2.000 soldati per sfuggire alle armate dell’Austria e di Roma. 
Tutti trovarono rifugio nel territorio sammarinese. Le autorità riuscirono a evitare l'ingresso delle truppe austriache dando tempo ai garibaldini di lasciare il territorio senza spargimento di sangue.

Il presidente americano Abramo Lincoln, cittadino onorario 

Lincoln nel 1861 dimostrò la sua simpatia e la sua amicizia per San Marino scrivendo ai Capitani Reggenti queste parole: “Benché il Vostro dominio sia piccolo nondimeno il Vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia.”

La neutralità di San Marino durante la II Guerra Mondiale 

San Marino vanta una tradizione di ospitalità eccezionale in tutti i tempi. In questa terra di libertà non fu, infatti, mai negato il diritto d'asilo e l'aiuto ai perseguitati dalla sventura e dalla tirannide. Durante la seconda guerra mondiale la piccola Repubblica fu Stato neutrale e benché avesse una popolazione di appena 15.000 abitanti, accolse e diede asilo e rifugio a 100.000 sfollati provenienti dal circondario della vicina Italia bombardata senza sosta.