Morte di un Commesso Viaggiatore
Alessandro Haber e Alvia Reale
di Arthur Miller
Fabio Mascagni, Michele VEnitucci
Agli inizi dell’anno 2000 la rivista Time elencò i dieci lavori teatrali più significativi del Novecento. Il primo posto assoluto toccò a I sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. Il secondo andò a Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller: senza alcun dubbio la Grande Commedia Americana, quella che gli americani sentono come più autenticamente “loro”.
Morte di un commesso viaggiatore è la storia di un piccolo uomo e del suo sogno più grande di lui. Mischia verità e allucinazione. Si svolge contemporaneamente sulla scena, sotto gli occhi del pubblico, e nella testa del protagonista, nella quale noi spettatori, a differenza dagli altri personaggi, siamo chiamati a entrare. È una tragedia moderna che rivela il lato crudele del sogno americano.
Produzione Goldenart Production in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto e Teatro Stabile di Bolzano
Regia Leo Muscato
Con la parecipazione di Duccio Camerini