Lo spettacolo Stuvanè de Pasador è incentrato sulla figura storica del Passator cortese, brigante romagnolo di metà ‘800 la cui figura è così avvincente da averlo consacrato ad un mito che ancora oggi perdura, fonte d'ispirazione per diversi scrittori e studiosi.

Al secolo Stefano Pelloni, la sua figura divide e affascina ancora oggi la Romagna: criminale violento e spietato oppure Robin Hood che rubava ai ricchi ribellandosi al destino immutabile imposto dalla storia?

Anche il poeta Giovanni Pascoli nel 1880 nell’ode alla Romagna definì il suo sanguinario conterraneo «cortese», non si sa se perché galante con le donne o di animo generoso: “Sempre un villaggio, sempre una campagna mi ride al cuore (o piange), Severino: il paese ove, andando, ci accompagna l’azzurra vision di San Marino: sempre mi torna al cuore il mio paese cui regnarono Guidi e Malatesta, cui tenne pure il Passator cortese, re della strada, re della foresta...”.

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